Ferragosto, in montagna? Be', a chiederlo a chi la montagna la vive da vicino sembra una risposta scontata. Sta di fatto che il Ferragosto è un giro di boa un po' per tutti: i rifugisti d'alta montagna, passato quello, cominciano a tirare le somme della stagione che si andrà a concludere di lì a poco più di un mese; gli albergatori cominciano a calare i prezzi; chi nonostante tutto, resta in città a lavorare, si autoconsola dicendosi che l'anno prima aveva fatto più caldo; ed ancora tante situazioni in cui Ferragosto viene preso come una boa attorno a cui si deve girare per passare il periodo, qualunque esso sia. Ma come è nata questa festa, sinonimo di ferie per antonomasia, culmine delle vacanze, siano queste marine o montane? Scopriamolo insieme.
Uno scorcio del Lago di Garda visto dalla sponda bresciana: luogo d'incontro tra il "mare" (dolce) e la montagna.
Si avvicina il giorno di vacanza per eccellenza, il Ferragosto. Che siate al mare, in montagna o in città, poco importa: tutti attendono con ansia il 15 agosto, giorno deputato alle gite fuori porta e alle grigliate per eccellenza. Ma da dove nasce questa festività? Quali sono le sue origini, la sua storia e le sue tradizioni?
In linea generale il Ferragosto è una festività che cade in corrispondenza del 15 agosto, festa dell’Assunzione di Maria. Per quanto riguarda l’Italia, il Ferragosto, come dicevamo, è il giorno per eccellenza dedicato alle gite fuori porta, non importa che diluvi, grandini o faccia tempesta. Di solito lo si festeggia con un pranzo al sacco, ma anche con una grigliata o con le classiche gitarelle al mare, al lago o al fiume. O in montagna, se state cercando un po’ di refrigerio.
Ma da dove origina la parola Ferragosto? Ecco, da una locuzione latina, "feriae Augusti" (riposo di Augusto). Si tratta infatti di una festività introdotta dall’imperatore Augusto nel 18 a.C. che si andava ad aggiungere ai più antichi Consualia, feste che celebravano i raccolti e la fine dei più importanti lavori agricoli. In pratica la creazione del Ferragosto, oltre che per ingraziarsi il popolo, serviva a collegare le festività del mese in un periodo di riposo più lungo, detto Augustali, necessario per riprendersi dalle fatiche dei mesi precedenti.
Per festeggiare degnamente questo periodo, i romani organizzavano delle corse di cavalli e tutti gli animali da tiro venivano agghindati con fiori ed esonerati dal lavoro. Proprio da qui trae origine anche il famoso Palio dell'Assunta di Siena, che si svolge proprio il 16 agosto. Durante queste celebrazioni, i lavoratori potevano porgere i loro più sentiti auguri ai padroni, ottenendone in cambio una mancia. L’usanza piacque così tanto che in età rinascimentale ci furono persino del decreti pontifici che li resero obbligatori.
In tempi più moderni ci sono poi alcune tradizioni regionali italiane che si sono imposte. Per esempio in Lombardia, a partire dal XIX secolo si “dava il ferragosto”, ovvero si offrivano denaro o beni alimentari alle maestranze, da parte del datore di lavoro, in modo che le famiglie potessero passare al meglio il Ferragosto. Nei cantieri edili, invece, nei primi giorni di agosto, per ricordare questa simpatica mancia tradizionale, gli operai fissavano già dai primi mesi di agosto sulla parte più alta dell’edificio in costruzione un grande ramo d’albero, detto "pianta del faravost". Impossibile non notarlo.
Ma anche il mondo della cultura non ha dimenticato il Ferragosto. A partire dall’opera lirica ”I Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo che si svolge proprio il 15 agosto. O i tanti film che, o lo citano o si svolgono durante quel giorno, come, per esempio, il mitico “Il sorpasso”(1962) di Dino Risi con Vittorio Gassman, la cui narrazione inizia proprio con l'incipit “Nella Roma deserta di un Ferragosto qualunque…”; ed ancora “Pranzo di Ferragosto”(2008) di Gianni Di Gregorio, vincitore del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” alla 65ª Mostra internazionale d’arte Cinematografica di Venezia.
E che dire del Ferragosto nella letteratura? Ecco tutti i libri che ne parlano esplicitamente:
In linea generale il Ferragosto è una festività che cade in corrispondenza del 15 agosto, festa dell’Assunzione di Maria. Per quanto riguarda l’Italia, il Ferragosto, come dicevamo, è il giorno per eccellenza dedicato alle gite fuori porta, non importa che diluvi, grandini o faccia tempesta. Di solito lo si festeggia con un pranzo al sacco, ma anche con una grigliata o con le classiche gitarelle al mare, al lago o al fiume. O in montagna, se state cercando un po’ di refrigerio.
Ma da dove origina la parola Ferragosto? Ecco, da una locuzione latina, "feriae Augusti" (riposo di Augusto). Si tratta infatti di una festività introdotta dall’imperatore Augusto nel 18 a.C. che si andava ad aggiungere ai più antichi Consualia, feste che celebravano i raccolti e la fine dei più importanti lavori agricoli. In pratica la creazione del Ferragosto, oltre che per ingraziarsi il popolo, serviva a collegare le festività del mese in un periodo di riposo più lungo, detto Augustali, necessario per riprendersi dalle fatiche dei mesi precedenti.
Per festeggiare degnamente questo periodo, i romani organizzavano delle corse di cavalli e tutti gli animali da tiro venivano agghindati con fiori ed esonerati dal lavoro. Proprio da qui trae origine anche il famoso Palio dell'Assunta di Siena, che si svolge proprio il 16 agosto. Durante queste celebrazioni, i lavoratori potevano porgere i loro più sentiti auguri ai padroni, ottenendone in cambio una mancia. L’usanza piacque così tanto che in età rinascimentale ci furono persino del decreti pontifici che li resero obbligatori.
In tempi più moderni ci sono poi alcune tradizioni regionali italiane che si sono imposte. Per esempio in Lombardia, a partire dal XIX secolo si “dava il ferragosto”, ovvero si offrivano denaro o beni alimentari alle maestranze, da parte del datore di lavoro, in modo che le famiglie potessero passare al meglio il Ferragosto. Nei cantieri edili, invece, nei primi giorni di agosto, per ricordare questa simpatica mancia tradizionale, gli operai fissavano già dai primi mesi di agosto sulla parte più alta dell’edificio in costruzione un grande ramo d’albero, detto "pianta del faravost". Impossibile non notarlo.
Ma anche il mondo della cultura non ha dimenticato il Ferragosto. A partire dall’opera lirica ”I Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo che si svolge proprio il 15 agosto. O i tanti film che, o lo citano o si svolgono durante quel giorno, come, per esempio, il mitico “Il sorpasso”(1962) di Dino Risi con Vittorio Gassman, la cui narrazione inizia proprio con l'incipit “Nella Roma deserta di un Ferragosto qualunque…”; ed ancora “Pranzo di Ferragosto”(2008) di Gianni Di Gregorio, vincitore del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” alla 65ª Mostra internazionale d’arte Cinematografica di Venezia.
E che dire del Ferragosto nella letteratura? Ecco tutti i libri che ne parlano esplicitamente:
- Carlo Cassola,”Ferragosto di morte”(romanzo), Ciminiera
- Arturo Carlo Jemolo,”Scherzo di Ferragosto”, Editori Riuniti
- Renato Olivieri, ”Maledetto Ferragosto”, Rizzoli,
- Raffaele Crovi,”Ladro di Ferragosto”, Frassinelli
- Salvatore Gabriele,”Ferragosto”, Coppola editore
- Gianfranco Miroglio,”Ferragosto”, Impressioni Grafiche
- Paolo Cevoli,”Mare mosso, bandiera rossa: Ferragosto a Roncofritto” (romanzo), Kowalski
- Gino Pugnetti,”Vendetta tremenda vendetta”, Meridiano zero
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